Una nuova collezione, composta da sessantuno pregevoli esemplari, è stata donata al Museo del Sigillo da parte della signora Martina Fiocchi Rocca; la collezione, appartenuta alla sorella Mina, è composta da esemplari provenienti da Europa, Asia e Stati Uniti d’America, databili tra l’inizio del XVIII secolo e i primi decenni del XX. La donazione affianca ed arricchisce ulteriormente la collezione Lilian ed Euro Capellini con oggetti tipologicamente non presenti o presenti in piccoli nuclei.
Numerose sono le matrici della collezione Fiocchi che possono essere considerate rare testimonianze, sia per la particolarità delle impugnature, sia perché appartenute a personaggi eminenti, come il conte palatino Johann Gottfried Diesseldorff - politico e trattatista che fu sindaco di Danzica tra il 1720 ed il 1745- o l’inglese Richard Greene, membro del Collegio Reale di Medicina e fine indagatore della malattia mentale.
Le impugnature, spesso preziose per materiali e lavorazione, in alcuni casi hanno fornito un termine preciso di datazione: un sigillo islamico intagliato in un’agata dalle stupefacenti sfumature reca la data 1777, un altro esemplare è stato scolpito ispirandosi alla canzone Shew! Fly, Don't Bother Me, composta nel 1869 e famosa tra i soldati della guerra ispano-americana nel 1898; un sigillo di metà Ottocento proveniente dal Congo è muto testimone, con le sue figurazioni, del lavoro coatto a cui erano costrette le popolazioni locali nell’Africa coloniale.